domenica 27 maggio 2012

Sclero!!!!

La vita pone continuamente delle sfide, in grado o no di affrontarle non possiamo far altro che addentrarci e provare ad uscirne indenni... Ogni giorno mi sveglio ricordandomi di quante sono e scelte sbagliate che ho fatto... Ma ci sono dei giorni che è più difficile digerirne le conseguenze... oggi uno di questi... Inutile spiegare quali siano i motivi di queste mie riflessioni, inutile stare qui e raccontare una vita che non vale la pena di vivere, ma posso dire che porca vacca a volte essere sempre quella che ci perde, che si deve mettere a tacere e che deve abbassare la testa...ora come allora, l'angosca a stare in casa, non poter stare tranquilla se non di notte... E ultimamente neanche quello mi è concesso ritagliare un angolo che continuamente viene depredato... Io... Beh credetemi... On ne posso più e poi dopo tutto ciò che è stato, doversi anche sentire debitori, dover anche dire grazie, dover essere io, quella che ha tutto da perdere.... Io... Beh non la reggo sta situazione, la mia libertà economica ed emozionale, penso di avere il diritto di averla, qui non si può fare nulla se non sotto stretto controllo, on si può stare bene, stare male , dormire o mangiare, nulla se non si è fatta comunicazione... Ma che è.... Dio non ne posso più, e quando una persona di da fascio anche solo se ti guarda, quando il so respiro, ti tedia i nervi... Beh... Forse c'è qualcosa che davvero on. Va, oltre che... Non poter stare in pace con i miei figli perché c'è anche lui sempre, e sempre si intromette, e sempre deve dire la sua, e sempre deve commentare, e sempre deve sapere!!!!! BASTA!!!!!!!! A NIN POS PIÙ!!!!!!!!!!

mercoledì 23 maggio 2012

La condivisione

Ogni giorno involontariamente e senza pensarci, condividiamo spazo e tempo con altre persone. In genere queste situazioni sono motivo di conforto, ci aiutano ad affrontare la quotidianità, e nella banalità affrontiamo la nostra vita circondati da altri. Ci sono persone, che di questi momenti traggono vantaggi, persone che cercano la condivisione di pensieri e il confronto continuo con altre menti, per crescere per migliorarsi, e sicuramente per esporre i propri pensieri e dal giudizio di essi trovare la ragione, o il torto. Io sono una di quelle persone, la mia adolescenza è stata cosparsa di continui pensieri di altre persone, dietro un bancone di un bar, si sentono ogni genere di cose, dalle stupidate, ai discorsi politici, alle confessioni, sfoghi vari, problemi famigliari o di coppia, desideri, tresche.... Insomma davvero di tutto, in genere cose a cui si attribuisce un valore minimo, e che non si intrecciano in alcun modo con la mia vita, a volte invece succede che chi parla, espone pensieri ben più profondi, che ti portano a rivalutare convinzioni, e ti danno una visione più completa di ogni situazione, dandoti un apertura mentale non indifferente. Questa mia crescita spirituale e mentale, grazie al mìo lavoro, mi porta ora a valutare ogni situazione, a comprendere le persone in maniera più intima, e completa. Ho imparato che non esiste giusto o sbagliato, ho imparato che nessuno opera per pura cattiveria, o per semplice bontà non esiste cattivo e buono. Sono tutte situazioni in cui si prendono decisioni diverse, in cui semplicemente si pensa di fare la cosa giusta, per se, e a volte per gli altri. Ci sono situazioni in cui invece per troppa debolezza di carattere o per uno sconforto troppo grande si prendono in tutta coscienza scelte sbagliate, a volte solo per attenuare la continua guerra che tutti i giorni si è costretti a combattere. Beh ho imparato che anche in quei casi, è i possibile trovare un giudice in grado di incriminare queste scelte, perkè nessuno è in grado di capire quanto vivere possa essere difficile per certe persone.... Ovviamente sarebbe bello pensare che tutti abbiano uno schema da seguire e regole da non infrangere, così per la conservazione di se stessi e di chi ci circonda, ma purtroppo non è sempre così. A volte basterebbe una sola regola, per riuscire a condividere se stessi in maniera dignitosa e rispettosa... "La nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri." Stamattina nella mia solita sosta al bar, con il mio barisa, come tutti i giorni, abbiamo affrontato uno dei tanti discorsi, con un certo spessore morale, e mi sono accorta, di quanto sia sottile la linea che distingue persone come noi e persone che invece fingono di essere, ma in realtà non conquistano nulla di questi momenti condivisi. A volte la giovane età a volte, l'arroganza e la presunzione porta tante persone a sentirsi in diritto di giudicare, senza neanche capire o provare ad interpretare le ragioni degli altri, che per assurdo, spesso possono essere più "giuste" di quanto non siano le nostre. HO imparato, che scendere a compromessi, in generale, ma soprattutto con queste persone, non solo fa male a noi stessi e alla nostra crescita spirituale, ma induce loro pensare che stiano utilizzando la tecnica giusta per mostrarsi al mondo, e farsi strada... Per questo credo che sia inutile soffrire, tagliarci le gambe e proibire loro di capire questo errore. Ma soprattutto credo che, non sia possibile correggere certe persone, che per ironia della sorte hanno difetti che li racchiudono in un circeo vizioso dal quale è impossibile uscire... A mio favore ho il saper apprezzare e ricavare da ogni momento condiviso fonte di conoscenza spirituale, e utilizzando lo anche per confronto morale... Una crescita interminabile alimentata solo da 2 pensieri opposti, figuriamoci se i pensieri fossero tanti... Se tutti potessimo imparare a crescere moralmente confrontandoci ed accettando alternative, riflettendo su queste alternative ed inserirle nel nostro pensiero... Forse chissà non ci sarebbe limite a quello che si potrebbe raggiungere, altro che semplice empatia!!!!

martedì 22 maggio 2012

22/05/2012

Se ci fosse una ragione per tutto, se davvero ci fosse un disegno più grande... Il mondo sembrerebbe un intreccio bizzarro di peccati da estirpare.... Se tutto avesse un significato più grande al di la delle nostre pallide sensazioni, allora davvero, forse potremmo avere un senso. Questa vita, tutto questo marasma di sensazioni, emozioni, inconcepibili, ingiustificate, nulla sembra avere un fondamento, solo semplicemente c'è un vuoto, un enorme silenzio dentro di noi, che pian piano ci divora, ci distrugge dall' interno, e senza nessuna speranza ci rende deboli, e ci spegne. Mi sento come allora, come ieri come 10 anni fa... Come 15 anni fa.... Ogni volta in modo diverso, ogni volta con segni diversi, ma periodicamente cado in questo stato catatonico, dove nulla mi scuote, dove tutto è troppo difficile, dove tutto è troppo pesante. I nervi a pezzi, l'umore volubile e incontrollabile, una tristezza interminabile, ingiustificata, e guardare il viso di mia figlia, e piangere, stringerla forte, e sentirmi sempre più sola. Testi, di canzoni che ti distruggono, lacrime che non ce la fanno a scendere, eppure ti lacerano l'anima come fuoco, sorrisi dei passanti che vedi come ghigni, visioni, di morte e dolore ripetute, ovunque, l'immagine del mio volto allo specchio trasparente, il riflesso del mio corpo mutato.... E una stanchezza cronica, voglia di far niente, dormire... Si l'unica cosa che sembra darmi solievo è dormire, ma certo, non sognare... Anche nei sogni c'è amarezza, malinconia, inesistenza del mio essere.... A volte vorrei solo sparire, a volte mi basterebbe starmene li ferma, aspettare che qualcosa mi scuota... Ma non riesco, a restare a guardare, e combatto combatto contro me stessa contro questo stato che non so annullare, cerco di capire di essere razionale, ma più scavo, più mi sento male.... È un circolo vizioso nella quale no so uscire... Solo a volte in alcuni periodi fingo, fingo di star bene di non sentire, tutto mi passa attraverso, e come se guardando un film, non potendo decidere aspetto che qualcuno, gli eventi lo facciano al mio posto... Non esisto, non ci sono... Resto in attesa... E mi spengo, mi cancello, ogni volta perdo una parte di me, ogni volta mi ritrovo priva di forze e non riesco a reagire... Vorrei solo potermi spegnere e lasciare ad altri il compito di portare avanti questa esistenza, perkè poi infondo mi chiedo a che serva... Io a che servo, messa così... Non ho la forza di essere madre, non ho la voglia di essere donna... Non riesco neanche a sentirmi viva... A che serve?... Restare senza pensieri, senza emozioni, senza sensazioni, apnea.... In sospeso sopra questa esistenza....